Descrizione

In piazza della Libertà a Copparo, alla presenza di autorità militari, civili, religiose, associazioni combattentistiche, realtà associative e territoriali, è stato celebrato il 107° anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Una ricorrenza che, quest’anno, si è arricchita di un ulteriore significato per la comunità copparese: nell’occasione, infatti, è stato celebrato il 90° anniversario dell’inaugurazione della Fontana Monumentale - luogo di memoria e di identità collettiva -, avvenuta il 4 novembre 1935. «Nata negli anni Trenta, come segno di riconoscenza verso i nostri concittadini che hanno sacrificato la vita per la Patria – ha ricordato il sindaco Fabrizio Pagnoni nel proprio discorso, pronunciato dopo la solenne posa della corona -, univa la celebrazione del progresso con la memoria del sacrificio, prima dei caduti della Grande Guerra poi dei caduti delle guerre d’Africa, di Spagna e del secondo conflitto mondiale. Si completò così un percorso di memoria lungo un intero secolo di storia nazionale. Un secolo segnato da sanguinosi conflitti, come pure purtroppo si avvia a essere quello in corso. Ci siamo impegnati a coltivare la memoria di quegli anni perché ci fosse di insegnamento, ma amaramente dobbiamo constatare che i conflitti divampano, che anche in Europa e nel Mediterraneo sono tornati le trincee, i bombardamenti, gli assedi: il fatto che ci si affidi alle nuove tecnologie non rende le morti meno inumane e le stragi meno atroci. Non ci arrendiamo però, non ci possiamo permettere di arretrare un passo in questo dovere della memoria. Continuiamo a ricordare, perché ricordare significa custodire i valori di libertà e democrazia che ci sono stati consegnati e tendere, instancabilmente, alla pace».
Il primo cittadino ha inoltre rimarcato l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il senso profondo della storia e della pace, della comunità e dello Stato: «Uno Stato di cui oggi si ricorda un tassello fondamentale attraverso il tributo alle Forze Armate. La nostra riconoscenza più sincera va a tutti gli uomini e a tutte le donne in divisa che, con dedizione e coraggio, ogni giorno proteggono le nostre comunità. Sono loro che garantiscono la sicurezza dei cittadini, intervenendo con professionalità, generosità e spirito di servizio sia nelle emergenze sia nel quotidiano». Quale esempio di tanta abnegazione, il sindaco Pagnoni ha invitato i presenti a rivolgere un pensiero a Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Pifferi: i tre carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano. La celebrazione, arricchita dagli interventi dello storico dell’arte Roberto Pavinati e dell’architetto Mauro Crepaldi - rispettivamente sulla storia e sui recenti lavori di restauro della Fontana Monumentale -, si è conclusa con la Santa Messa nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, officiata da don Daniele Panzeri.
