Descrizione
Trent’anni sono trascorsi dalla scomparsa del dottor Ugo Coluccia, e immutate sono rimaste la memoria, la stima e la gratitudine nei confronti di un uomo che ha segnato la vita amministrativa, sociale e culturale copparese. È ciò che emerso nei pensieri di quanti, nella mattinata di sabato 11 ottobre, hanno preso parte alla commemorazione che si è tenuta presso la sua sepoltura al cimitero di Copparo: il vicesindaco Bruna Cirelli, l’assessore alla Cultura Francesca Buraschi, il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Fiammanti, i familiari e rappresentanti dell’associazionismo locale.
Dopo aver depositato un mazzo di fiori sulla lapide, l’assessore Buraschi ha ricordato la figura di Ugo Coluccia, apprezzato medico, amministratore comunale e appassionato uomo di cultura: «A lui – ha sottolineato – si deve la realizzazione delle prime stagioni teatrali a Copparo e dei corsi di università popolare che, giustamente, oggi portano il suo nome. Momenti come questi sono importanti per rendere omaggio alla memoria di una persona che tanto ha fatto per la comunità». Il presidente di Avis Copparo Alfio Pesci ha rammentato come Coluccia sia stato tra i fondatori della sezione dell’associazione e quanto si sia speso per la nascita di Copparo Arte per la promozione culturale e artistica della comunità.
La figlia di Ugo Coluccia, Paola, a nome di tutta la famiglia ha sentitamente ringraziato l’Amministrazione comunale e tutti i presenti «per l’impegno nel mantenere vivo il ricordo di mio padre: per noi significa davvero tanto».