Il Comune esprime ufficialmente il dissenso alle nuove Biogas

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L’Amministrazione comunale di Copparo dice ‘no’ a due nuovi impianti di produzione di biometano.

Data:

22 Novembre 2024

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Se i progetti possono essere considerati idonei dal punto di vista tecnico, la giunta ha scelto di mettere nero su bianco in due delibere approvate nel corso dell’ultima seduta la propria contrarietà invece dal punto di vista politico e di opportunità.

Iter autorizzativi sono stati intrapresi dalla società agricola Rightenergy e dalla società agricola Stella per la realizzazione e l'esercizio di impianti di produzione di biometano da sottoprodotti di origine agricola, alimentare e/o agroindustriale e reflui zootecnici, di potenza pari rispettivamente a 750 Sm3 /h in via Salmastri e a 300 Sm3 /h in via Zenzalino. Per entrambe Arpae ha attivato la Conferenza dei servizi.
La giunta copparese ha preso in considerazione diversi aspetti e anche le osservazioni pervenute dall’Associazione Il Melograno Comitato Vivere Meglio, che ha richiesto di esprimere parere contrario alle nuove realizzazioni.

Innanzitutto ha rimarcato la concentrazione in pochi chilometri quadrati di numerosi impianti: il Polo Crispa, l’allevamento di bovini e l’allevamento avicolo intensivo a Jolanda di Savoia, il digestore di Formignana, l’impianto di biometano da rifiuti organici in corso di realizzazione nell’area adiacente alla discarica Crispa. Non a caso il Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate della Regione Emilia Romagna fa proprio, tra gli altri, il principio della equa distribuzione territoriale dei carichi ambientali tenendo conto anche dell’impiantistica esistente e della criticità delle altre matrici ambientali.
Si ipotizza che a tale concentrazione possano essere legate le numerose sono le segnalazioni ricevute da parte di cittadini residenti ad Ambrogio e Brazzolo relativamente alla percezione di cattivi odori, specie nel periodo estivo in quella parte di territorio del Comune di Copparo.
La giunta ha poi tenuto conto dell’inadeguatezza dell’area di intervento in termini paesaggistici: è infatti ubicata all’interno del sito Unesco “Ferrara Città del Rinascimento e il suo Delta del Po", in prossimità peraltro di Villa Pavanelli di Zenzalino e del suo viale alberato, riconosciuto strada di interesse storico-paesaggistico. Così come la viabilità di via Salmastri è classificata viabilità storica di interesse culturale.

Inoltre ha rilevato come rimanga disatteso il criterio di minimizzazione degli impatti derivanti dall’approvvigionamento: questi impianti infatti sono ecologicamente ed energeticamente sensati quando utilizzino una produzione locale, interna all’azienda e non biomassa proveniente da fuori, addirittura fuori dai confini regionali. Ciò determina un enorme aggravio del traffico veicolare pesante, che, oltre a deteriorare l’infrastruttura stradale, genera aumento di gas serra, in netto contrasto con i criteri di sostenibilità che si prefiggono tali impianti.

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Ultimo aggiornamento: 23/12/2024, 11:28

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