Descrizione
“Home Sweet Home”. È questo il titolo della mostra fotografica di Valeria Sacchetti, inaugurata venerdì 4 luglio alla filiale di Banca Centro Emilia a Copparo e aperta sino all’11 luglio. Con questa esposizione itinerante si intende lancia un chiaro messaggio contro la violenza sulle donne: la mostra si concentra sulla realtà della violenza domestica, spesso nascosta tra le mura di casa, e rende visibili storie di donne che hanno trovato il coraggio di uscire da relazioni abusive. L’iniziativa rientra nel progetto “Porte Aperte. L’arte entra in Filiale”, che trasforma le sedi bancarie in spazi di cultura e confronto sui grandi temi sociali.
«Questa mostra – spiega Elena Lombardi, responsabile Marketing di Banca Centro Emilia - rappresenta per noi molto più di un progetto culturale: è un’occasione concreta per dare voce a chi spesso non ne ha. Siamo rimasti profondamente colpiti dalla partecipazione sentita e attiva delle istituzioni, delle associazioni territoriali e della presenza autorevole del Comandante dei Carabinieri. La loro vicinanza dà forza al messaggio che vogliamo trasmettere: la violenza si combatte facendo rete, con ascolto e responsabilità condivisa». Al taglio del nastro ha partecipato anche il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni che ha evidenziato come la mostra rappresenti «un’importante occasione di riflessione su una realtà dolorosa e troppo diffusa. È fondamentale che la nostra comunità continui ad impegnarsi nella prevenzione della violenza di genere, promuovendo una cultura fondata sul rispetto e sulla consapevolezza».
Per la direttrice generale di Assp Unione Terre e Fiumi, l’iniziativa di Banca Centro Emilia «contribuisce ad amplificare un messaggio necessario. Come servizio sociale del territorio, partecipiamo attivamente al protocollo distrettuale contro la violenza di genere: azioni come questa rinforzano la rete di sensibilizzazione, anche grazie al coinvolgimento di realtà private». Sull’importanza educativa dell’iniziativa si è concentrata Patrizia Forlani, direttrice del CFP Cesta: «Sensibilizzare i più giovani è parte del nostro compito formativo. Una mostra come questa aiuta a costruire coscienze più empatiche e responsabili, anche tra le nuove generazioni». La direttrice del Distretto sanitario Centro Nord di Ausl Ferrara, dottoressa Marilena Bacilieri, ha aggiunto che «la violenza contro le donne ha effetti profondi anche sulla salute fisica e mentale. Offrire contesti in cui il tema possa emergere, riconoscersi e ricevere risposta è parte della prevenzione primaria».
Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Copparo, maggiore Alessandro Volpini, ha sottolineato il ruolo delle forze dell’ordine, evidenziando come il compito dei Carabinieri non è solo quello di reprimere, ma anche prevenire. La vicinanza concreta al territorio e la collaborazione con le istituzioni locali sono fondamentali per intercettare i segnali del disagio e offrire protezione efficace e tempestiva.
Accanto al comandante, Francesco Cenacchi, Responsabile della Filiale di Copparo, ha ribadito il senso dell’iniziativa: “Accogliere questa mostra in filiale è espressione della nostra idea di banca, fatta di ascolto e di vicinanza. Vogliamo che chi entra trovi un luogo professionale ma anche umano, capace di farsi interprete dei bisogni della comunità».
Il presidente di Banca Centro Emilia Nicola Fabbri ha rimarcato come l’utilizzo dell’arte per stimolare consapevolezza e dialogo «è coerente con la nostra identità. Come banca del territorio vogliamo generare impatto positivo anche su temi che richiedono impegno collettivo».
La mostra è dedicata alla memoria di Barbara Cuppini, giovane donna carpigiana vittima di femminicidio nel 2011, e proseguirà il suo percorso nelle 29 filiali di Banca Centro Emilia, dai Lidi ferraresi alle colline reggiane, per condividere un messaggio semplice ma urgente: “Se hai subito o sei vittima di violenza – NON SEI SOLA”. Tra l’altro, in ogni sede è disponibile un Qr code con i contatti dei Centri Antiviolenza territoriali, per fornire un supporto immediato e accessibile.
In conclusione, il direttore generale di Banca Centro Emilia Giovanni Govoni ha ribadito che «la violenza di genere non è solo un problema individuale, ma una ferita collettiva che riguarda tutta la società. Per combatterla, è necessario parlarne, confrontarsi e agire insieme».