Tre panchine rosse per dire “NO” alla violenza

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Il lungo elenco delle tante, troppe donne uccise, a documentare un fenomeno gravissimo.

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25 Novembre 2024

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Un mazzo di fiori per commemorarle e attestare come la comunità debba contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme. I lavori a maglia di Viva Vittoria, a testimoniare il sostegno fattivo e trasversale alle realtà che aiutano le donne vittime di abuso e prevaricazione. Questi i simboli sulle panchine rosse di Copparo, Ambrogio e di quella, inaugurata proprio lunedì 25 novembre, di Tamara.
Tre dunque i momenti commemorativi attraverso i quali il Coordinamento Donne Lega Spi Cgil di Copparo e Ro di Riva del Po e il Comune di Copparo hanno voluto ribadire il "no", sensibilizzare e opporsi alle violenze sulle donne.

La mattina è iniziata ad Ambrogio, con la partecipazione del parroco, don Piergiorgio Mancin, e del comandante della locale stazione Carabinieri maresciallo maggiore Carmine Landolfo. È proseguita nel capoluogo, alla presenza della vicecomandante della Stazione Carabinieri, maresciallo Marzia De Nicola: particolarmente toccante è stato l’intervento di tre studentesse del Cfp Cesta, che hanno ricordato Cinzia Fusi. Ed è terminata a Tamara, dove è stata collocata la terza panchina rossa nell’ambito di un progetto che ne vedrà individuata una in ogni centro abitato del territorio copparese. Alle cerimonie hanno partecipato l’assessore Alessandro Amà, la presidente della Commissione comunale Pari Opportunità Gabriella Collu, la Polizia Locale, con il comandante Stefano Aguiari e Anita Siviero e diverse realtà del mondo associazionistico.

«Preferiremmo tutti che questa giornata non fosse necessaria – ha affermato la referente locale del Coordinamento Donne Lega Spi Cgil Mariella Bonazza -, ma purtroppo questo fenomeno persiste in maniera preoccupante, coinvolgendo ragazzi sempre più giovani e facendo crescenti vittime anche fra le donne più mature. È importante dunque mantenere vivo l’impegno della comunità tutta».

Di coinvolgimento ha parlato anche l’assessore Francesca Buraschi. «Il nostro augurio – ha rimarcato – è che i sentimenti possano essere manifestati sempre in maniera pacata e pacifica. È responsabilità di tutti noi, non solo delle forze dell’ordine, fare crescere una diversa cultura del rispetto. Dobbiamo crescere come comunità consapevoli di dover fare la nostra parte tutti i giorni».

«Quello odierno è un messaggio che dobbiamo portare con noi tutti i giorni – ha esortato anche il vicesindaco Bruna Cirelli -. Dobbiamo aborrire ogni forma di violenza e, in particolare per quella di genere, dobbiamo mettere il nostro impegno nel cambiare, la nostra forza nel denunciare e la nostra piena attenzione in strumenti fondamentali, come lo sportello antiviolenza Non ti scordar di me, attivo alla Casa della Salute di Copparo».

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Ultimo aggiornamento: 23/12/2024, 11:29

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