Una serata di musica e solidarietà nel nome di Barioni

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Una serata di grande musica, venerdì 13 dicembre, ha reso omaggio al grande artista copparese Daniele Barioni, nel giorno del patrono del suo paese natale.

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14 Dicembre 2024

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"Recondita Armonia" ha proposto al Teatro De Micheli le arie d’opera predilette e maggiormente eseguite dal tenore che fece tremare il Metropolitan.
A introdurre la serata è salito sul palcoscenico il sindaco Fabrizio Pagnoni. «Alla scomparsa di Daniele Barioni, che risale a due anni fa, non ci siamo ancora abituati – ha affermato -. Sembra ieri quando, proprio su queste tavole, gli abbiamo attribuito, nel 2019, la cittadinanza onoraria di Copparo. Lo ricordiamo come siamo certi avrebbe gradito anche lui, con un concerto, che ci permette di diffondere quella passione che è stata al centro della sua vita: la musica».

Hanno riempito il comunale le note dei brani d’opera tratti da “La traviata”, “Rigoletto” e “Nabucco” di Giuseppe Verdi, da “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, da “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e da “La bohème”, “Tosca” e “Turandot” di Giacomo Puccini. Calorosi applausi e la richiesta di bis per il tenore Christian Cola e per l’Orchestra Sinfonica d'Este, diretta dal maestro Nàdir Garofalo, hanno suggellato il successo dell’evento.
«È sempre importante essere qui, in questo teatro che ci ha visto nascere e che rappresenta la nostra casa – ha rimarcato Garofalo –. E siamo molto emozionati perché sappiamo che Daniele Barioni è stato uno delle voci più importanti del Novecento: per noi celebrarlo è stato un grande onore».
La chiusura è stata affidata a Franca Orsini, presidente dell’Associazione culturale Amici di Daniele Barioni, che ha ricordato come nel primo dopoguerra Daniele Barioni si recasse al De Micheli ad assistere alle operette e, tornato a casa, si cimentasse nelle arie che gli erano maggiormente piaciute. «Fortunatamente la mamma Fedora ha capito il talento del figlio e, anche con la contrarietà del papà, contando sul supporto della maestra Luciana Sgarbi, lo ha mandato a Milano, dove per pagarsi le lezioni andava a distribuire gli elenchi telefonici – ha raccontato -. È diventato il nostro ambasciatore nel mondo, dopo aver fatto tremare il Metropolitan».

Orsini ha poi ricordato la nascita dell’associazione che prende il nome dell’artista, che lui stesso ha voluto avesse una finalità benefica a vantaggio del territorio. In questa direzione la donazione ad Anteas. Le risorse sono state consegnate a Saverio Menna per sostenere il trasporto sociale, che quest’anno ha già effettuato 1800 viaggi e 120mila chilometri per accompagnare verso i centri sanitari persone non autonome.

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Ultimo aggiornamento: 23/12/2024, 11:48

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