COPPARO OMAGGIA ALULA TAIBEL

Copparo rende omaggio ad Alula Taibel, copparese che ha dato lustro alla città come militare prima come scienziato poi. È fissata a sabato 14 settembre, alle 15, la scopertura della targa di intitolazione di una piazzetta e, a seguire, una conferenza di carattere storico: alle 15.45, in Galleria Civica Alda Costa, Giacomo Bollini e Donato Bragatto, ricercatori storici rispettivamente di Bologna e di Ferrara, presenteranno il libro di cui sono autori "Dal Podgora alle Ambe, dal Carso al Guatemala: la vita avventurosa di Alula Taibel”.
Il riconoscimento è stato proposto dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra di Ferrara e convintamente sposato dall’Amministrazione comunale, che ha attivato l’iter condotto dal servizio e dalla commissione toponomastica e odonomastica stradale. A Taibel, che ha meritato tre medaglie d'Argento al Valor Militare e due di Bronzo, distinguendosi anche come naturalista divenuto riferimento in campo internazionale, è dedicata una piazzetta di circa 280 metri quadrati ubicata a nord di via Albert Bruce Sabin, da cui si accede.
Taibel nasce l’8 gennaio 1892 in una abitazione sopra i monopòli di stato di Copparo. Il padre, la cui famiglia è di origini yemenite, è un ex ufficiale austroungarico di Cremona, con origini ungheresi, che dopo l'Unità scelse la cittadinanza italiana: morirà due giorni dopo la nascita del figlio. Entra in Accademia Militare a Modena, partecipa alla guerra Italo Turca sotto il comando di Armando Diaz e alla prima guerra mondiale: è uno dei più giovani comandanti di un reparto di arditi nel 1917 e viene pluridecorato.
Si laurea in scienze a Bologna e si specializza in ornitologia, quindi prende una seconda laurea in medicina veterinaria. Scrive centinaia di saggi e libri sull'argomento. Allo scoppio della seconda guerra mondiale si trova in Africa per compiere degli studi sulla fauna locale: arruolato, viene fatto prigioniero dagli inglesi e deportato nel campo di prigionia di Yol in India. Anche lì continua a pubblicare studi sulla fauna locale, agevolato nelle ricerche dagli stessi inglesi. Nel dopoguerra lavora in un centro di allevamento sperimentale a Rovigo, quindi come direttore dello zoo di Torino. Si trasferisce a Pisa con la moglie copparese, ma, rimasto vedovo torna a vivere a Copparo da un nipote. Muore quarant’anni or sono, nel 1984: riposa nel cimitero locale insieme alla madre e alla moglie.
La sua è una storia straordinaria, ricca di colpi di scena e coincidenze incredibili. Il "rinvenimento" del suo diario di guerra, pubblicato in forma anonima e in pochissime copie alla fine degli anni '70, ha dato origine al libro che sarà presentato.

Ultimo aggiornamento

10/09/2024