Gastronomia

Le specialità della cucina ferrarese sono tante e tutte prelibate, qui solo una piccola carrellata dei piatti più conosciuti, molti dei quali risalgono alla cucina degli Estensi.
Pane ferrareseIl pane, fra le specialità gastronomiche di tutto il territorio ferrarese ha un indiscutibile primato, recentemente consacrato con il marchio igp. Il pane ferrarese dalla tradizionale forma che la massaia e il fornaio sanno foggiare con sorprendente abilità: la "ciupeta". La coppia ferrarese ha un corpo centrale a forma di nastro da cui si dipartono quattro crostini che, arrotolati, terminano a punta. Tale forma è stata celebrata da umanisti del nostro Rinascimento e la ritroviamo persino presso la Galleria di Leningrado nelle "nozze di Cana" del Garofalo.

Tra i primi piatti i cappelletti, pasta ripiena di carne, che la tradizione vuole gustati in brodo di cappone; i cappellacci di zucca con il ripieno composto da zucca cotta al forno, parmigiano, noce moscata e pane grattugiato; il pasticcipasticcio di maccheroni alla ferrareseo di maccheroni, vera apoteosi del gusto, preparato con maccheroncini conditi con besciamelle, ragù bianco, tartufo, il tutto racchiso in una fragrante pasta dolce cotta al forno; per finire le tagliatelle ferraresi le cui origini risalgono, secondo la leggenda, alle nozze di Alfonso I d'Este con Lucrezia Borgia. Furono preparate dal grande cuoco di corte Girolamo da Messisbugo in omaggio ai biondissimi capelli della sposa.

Salamina ferrareseMolti i secondi piatti e tra questi un posto di rilievo lo tiene la salama da sugo o salamina, insaccato a forma rotonda legato a spicchi, è composto di carne di suino, vino, brandy e spezie, invecchiato almeno un anno e da gustare con purea di patate o lenticchie; la zona di Guarda ferrarese, nel vicinissimo Comune di Ro, raggiungibile anche dal percorso ciclabile Copparo-Ro o dalla Destra Po, produce una singolare salamina, denominata "salama da taj" (da taglio), ottima d'estate con il melone.

I dolci caratteristici del territorio sono il pampepato o pampapato che deriva da una ricetta di antichissima tradizione, di forma rotonda con impasto farcito con mandorle, cedro candito, il tutto impastato con cioccolato e cotto al forno, oggi è diventato il tipico dolce di Natale. La tenerina, torta al cioccolato senza farina e con il cuore morbido, la zuppa inglese, crema pasticcera pan di spagna e liquore, la ciambella, la torta di tagliatelle o rizulina.

I vini sono i cosiddetti vini delle sabbie, i cui vitigni si dicono importati dalla Borgogna fin dal tempo degli Estensi, come il Fortana, il Merlot e il Souvignon