RIAPERTE LE EX SCUOLE DI AMBROGIO

Con un'ordinanza firmata dal sindaco Fabrizio Pagnoni è stata revocata la temporanea inagibilità dell’ex scuola di Ambrogio. È stato disposto il ripristino parziale dell’utilizzo dell’immobile comunale limitato ai locali al piano terra, fino all’avvio e al completamento dei lavori per la manutenzione straordinaria della copertura previsti del Programma triennale delle Opere Pubbliche 2023-2025, Elenco Annuale 2023: ciò fermo restando l’inagibilità di tutto il primo piano.
In via precauzionale sarà eseguito un monitoraggio periodico al fine di verificare il permanere delle condizioni di sicurezza, dando atto che, laddove si rilevi l’aggravio delle condizioni della copertura, vengano attivati provvedimenti a tutela della incolumità pubblica.
A inizio dicembre si era verificato il cedimento di una porzione di copertura dell’edificio di via Zappaterra: una parte di tetto, posta nell’area centrale della falda sud dell’immobile, era crollata in seguito al cedimento di una trave. Patrimonio ha immediatamente affidato i lavori di ripristino urgente alla ditta Bigoni Stefano.
L’ultima delle verifiche successiva all’intervento ha accertato il ripristino delle condizioni precedenti al parziale crollo, ma ha rilevato anche che i controsoffitti delle aule poste al piano primo, in corrispondenza del danno, presumibilmente realizzate con travi Varese e tavelloni, risultano essersi ammalorati a causa del crollo delle travi superiori e delle infiltrazioni di acqua subite. Di qui l’inagibilità del settore.
I solai posti tra il piano terra e il piano primo non risultano invece essere danneggiati e non vi sono segni di umidità sottostante, consentendo la riapertura in sicurezza di quegli spazi.
Saranno comunque eseguiti sopralluoghi periodici dal momento che l’ex scuola di Ambrogio, costruita verosimilmente nei primi anni del secolo scorso, sconta diversi fattori critici: la mancanza di una guaina bituminosa su tutto il coperto, la presenza di tavelloni in laterizio, l’elevato tasso di umidità presente nel sottotetto, assorbita dalle capriate lignee, e la presenza di grandi e pesanti cisterne in cemento, poste sempre nel sottotetto, un tempo utilizzate per il riscaldamento, da rimuovere per motivi sismici. Per questo sono previste in bilancio risorse per 230mila euro per il necessario consolidamento della copertura, per risolvere in particolare i problemi di degrado localizzati.

Ultimo aggiornamento

09/03/2023